Papa Francesco: non è difficile seguire il Signore
Tempo di lettura: < 1 minute«Il nulla è seme di guerra, sempre; perché è seme di egoismo. Il tutto, quello grande, è Gesù». Così Papa Francesco nella Messa del 17 giugno in Casa Santa Marta. La giustizia di Gesù, ha spiegato il Pontefice commentando il Vangelo del giorno, «è un’altra giustizia, totalmente diversa da occhio per occhio, dente per dente». La seconda lettera ai Corinzi di San Paolo, ha spiegato, «finisce […] dicendo questo: “Come gente che non ha nulla e invece possediamo tutto”»: «questo – ha precisato – credo che sia […] la chiave per interpretare bene quella giustizia che Gesù ci chiede». «Noi – ha affermato – siamo sicuri che possediamo tutto, tutto con la salvezza di Gesù Cristo. E Paolo ne era convinto al punto che dice: Ma, per me, quello che importa è Gesù Cristo, l’altro non importa […] Il tutto è Gesù Cristo». «E tutti gli sbagli cristiani, tutti gli sbagli della Chiesa, tutti i nostri sbagli nascono di qua, quando noi diciamo al “nulla” che è il “tutto” e al “tutto” che, mah, sembra che non conti… Seguire Gesù non è facile, non è facile. Ma neppure è difficile, perché nella strada dell’amore il Signore fa le cose in un modo che noi possiamo andare avanti; lo stesso Signore ci allarga il cuore». Quindi ha concluso: «Chiediamo al Signore che allarghi il nostro cuore, che ci faccia umili, miti e magnanimi, perché noi abbiamo il “tutto” in Lui».