Papa Francesco: non si può evangelizzare se si è cristiani tristi
Tempo di lettura: < 1 minuteLo Spirito Santo è «il Creatore della gioia. E questa gioia nello Spirito, ci dà la vera libertà cristiana. Senza gioia, noi cristiani non possiamo diventare liberi, diventiamo schiavi delle nostre tristezze. Il grande Paolo VI diceva che non si può portare avanti il Vangelo con cristiani tristi, sfiduciati, scoraggiati». Così Papa Francesco nella Messa del 31 maggio, festa della Visitazione. «È tutto gioia, la gioia che è festa», ha affermato il Pontefice, commentando la lettura del profeta Sofonia, che riporta l’esclamazione «Rallegrati! Grida di gioia, il Signore è in mezzo a te!», e il passo del Vangelo in cui san Giovanni Battista, all’udire le parole di Maria, «esulta di gioia» nel grembo di Elisabetta. Dio, ha proseguito, lo si loda «gratuitamente, com’è gratuita la grazia che Lui ci dà». «L’eternità – ha soggiunto – sarà quello: lodare Dio! E quello non sarà noioso: sarà bellissimo!». Una lode il cui modello è la Madre di Gesù, che la Chiesa «chiama “causa della nostra gioia”, Causa Nostrae Letitiae […] Perché porta la gioia più grande che è Gesù». Quindi ha concluso: «Dobbiamo pregare la Madonna, perché portando Gesù ci dia la grazia della gioia» […] e dirle come le dice la Chiesa: Veni, Precelsa Domina, Maria, tu nos visita, Signora, tu che sei tanto grande, visita noi e donaci la gioia!».