Papa Francesco: perdonare i nemici rende poveri come Gesù
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La preghiera fa miracoli e quando uno prega per i nemici «è come se il Signore venisse con l’olio e preparasse i nostri cuori alla pace». Così Papa Francesco nella Messa del 18 giugno in Casa Santa Marta. Tuttavia, si chiede il Pontefice, come si possono amare quanti «prendono la decisione di fare un bombardamento e ammazzare tante persone», quanti «per amore dei soldi non lasciano arrivare le medicine a chi ne ha bisogno» o quanti cercano soltanto «il proprio interesse, il proprio potere e fanno tanto male»? «Gesù – ha spiegato il Pontefice – ci dice due cose: primo, guardare al Padre» che «fa sorgere il sole sui cattivi e sui buoni»; secondo: «Pregare! È quello che Gesù ci consiglia: “Pregate per i vostri nemici! Pregate per quelli che vi perseguitano», affinché il Signore tocchi e muti il cuore indurito. «Pensiamo – ha soggiunto – con quanta tenerezza Gesù riceve Giuda nell’orto degli ulivi», quando tra i discepoli c’è chi pensa alla vendetta. Questo, ha concluso, «è il mistero della salvezza: con il perdono, con l’amore al nemico noi diventiamo più poveri. Ma quella povertà è seme fecondo per gli altri, come la povertà di Gesù è diventata grazia per tutti noi, salvezza. Pensiamo ai nostri nemici, a chi non ci vuole bene. Sarebbe bello se offrissimo la messa per loro, se offrissimo il sacrificio di Gesù per loro che non ci amano. E anche per noi, perché il Signore ci insegni questa saggezza», «tanto bella» perché «ci fa assomigliare al suo Figlio, che nel suo abbassamento si è fatto povero per arricchire noi della sua povertà».