Peres e il vandalismo contro gli edifici crisitiani a Gerusalemme
Tempo di lettura: < 1 minuteLancio di pietre e spazzatura contro la chiesa ortodossa di San Giorgio che «si trova vicino al quartiere di Mea Sharim, abitato in prevalenza da ebrei ultraortodossi. Il nuovo episodio arriva a meno di una settimana da quello avvenuto nel convento di San Francesco sul Monte Sion di Gerusalemme, conosciuto come il Cenacolino, sul cui portone d’ingresso il 3 ottobre era stata scoperta una scritta blasfema accompagnata da minacce. In quel caso, gli autori del grave e ignobile gesto si erano firmati come aderenti al movimento dei coloni. Un mese fa, scritte altrettanto oltraggiose, accompagnate da un tentativo di incendio, erano state tracciate anche sul portone dell’abbazia trappista di Latrun, a ovest di Gerusalemme. Il susseguirsi di tali fatti dimostra che non si è più davanti a episodi isolati, ma piuttosto a “un fenomeno a cui non è possibile abituarsi”, come dichiarato dal presidente israeliano, Shimon Peres dopo la profanazione del Cenacolino». Così l’Osservatore romano del 10 ottobre.