Don Giacomo Tantardini, Il cristianesimo e la gnosi
Tempo di lettura: 3 minutiLe edizioni monache agostiniane, eremo agostiniano di Lecceto, pubblicano un volume che raccoglie diverse lezioni di un corso di Teologia filosofica tenuto da don Giacomo Tantardini presso la Pontificia facoltà teologica San Bonaventura – Seraphicum di Roma (nel 2008-2009). Un’incompletezza che non è scelta voluta, ma solo mancata reperibilità delle lezioni mancanti (particolare che però non nuoce all’intelligibilità e alla completezza del testo).
Titolo del volume, che riprende il titolo che don Giacomo diede a una di queste lezioni quando la volle pubblicare sul mensile 30giorni, è La testimonianza di Gesù risorto.
Un corso, quello al Seraphicum, che Giacomo ha affrontato a suo modo, con un rigore che non si riscontra in altre sue pubblicazioni – basta vedere la ricchezza delle fonti da cui attinge – ma allo stesso tempo con semplice e lineare dipanarsi.
Parla di teologia Giacomo, ma anche qui nel suo modo semplice e comprensibile, stante che «la teologia è scientia subalternata in quanto dipende dall’esperienza concreta e reale della Grazia di Gesù, dall’attrattiva di Gesù di cui i santi già qui sulla terra hanno esperienza». Così che i teologi, spiega don Giacomo citando Ratzinger, non possono che essere «come appesi all’esperienza dei santi». Approcciare, guardare le cose divine e le cose del mondo con gli occhi con i quali li hanno visti, li vedono, i santi. Come li vede Gesù nel suo Vangelo, altra immagine bellissima del testo.
«La tesi principale dell’autore è che con la ragione umana è possibile conoscere il Creatore e scoprire le sue leggi dentro la nostra coscienza. Tutto sarebbe andato bene se non fosse intervenuto il peccato originale che ferisce sia l’intelligenza umana sia la libertà della nostra volontà. Per guarire questa ferita è necessaria l’illuminazione dell’intelletto per mezzo della rivelazione divina, che culmina in Gesù Cristo». Così, nell’introduzione che impreziosisce il volume, il cardinale Prospero Grech sintetizza il contenuto del libro.
E però l’intelligenza ferita, oltre che negare Dio, può accettare l’idea di un Creatore ma non rimanere alla realtà sensibile e alla rivelazione del Signore, nel tentativo di andare «oltre»; anzi citando «un’espressione definitiva» di Ireneo, andare «oltre la bellezza e la misura della creatura». Questa è la gnosi, un’eresia antica della Chiesa quanto tragicamente attuale, della quale in queste lezioni don Giacomo descrive il suo punto sorgivo e le dinamiche.
Un tema che sta particolarmente a cuore all’autore, che proprio a questo movimento interno alla Chiesa dedicherà le ultime lezioni, usando di sant’Ireneo di Lione, il santo che più di altri ebbe a lottare contro tale snaturamento del cristianesimo.
Piace concludere accennando allo stile del testo, con un cenno contenuto nella nota dell’editore, il quale spiega come nel tenere queste lezioni don Giacomo usi «un linguaggio non formale ma diretto e immediato, proprio di chi voleva essere semplice strumento di incontro con la fede. Il carattere vivo e discorsivo dell’espressione colloquiale [conservata nel testo ndr.] permette, inoltre, di apprezzare la grande capacità che aveva don Giacomo di esporre in maniera semplice e luminosa argomenti complessi, riferendoli e rapportandoli al contesto presente, così come la sua premura pastorale; egli, infatti, aveva semplicemente a cuore di comunicare la bellezza e la semplicità del cristianesimo, rendendo anche delle normali lezioni accademiche incontro e testimonianza del Signore Gesù».
Per chiedere informazioni sulla distribuzione del libro “La testimonianza di Gesù risorto” si può contattare l’associazione Piccola Via onlus a questa mail: info@piccolaviaonlus.org.