Impressioni da Borges
Una foto che mi ricorda una poesia di Borges, che piace a papa Francesco. In particolare per quella porta di cui accenna nell’ultima strofa. Poesia che tenta, o forse non tenta, di gettare un occhio sull’eternità, il tempo di Dio. Lui che salva la scoria e il metallo, Lui che salva, come è evidente in questo tempo di Pasqua, anche i più insignificanti momenti di tempo degli uomini.
Sempritudine (Everness)
Solo una cosa non è data. L’oblio.
Dio, che salva il metallo, salva la scoria
e cifra nella Sua profetica memoria
le lune che saranno e che son state.
Tutto è presente. Le migliaia di riflessi
che fra i due crepuscoli del giorno
il tuo viso lasciò negli specchi
e quelli che andrà lasciando ancora.
Tutto è solo una parte del diverso
cristallo di questa memoria, l’universo;
non hanno fine i suoi ardui corridoi
e le porte si chiudono al tuo passo;
solo dall’altro lato del tramonto
vedrai gli Archetipi e Splendori.