Impressioni da santa Maria in Cosmedin
Tempo di lettura: < 1 minuteSanta Messa Pace Siria from Piccole Note on Vimeo.
Nella Basilica di santa Maria in Cosmedin, chiesa romana che da tempo è retta dai melkiti, domenica 7 settembre, come in altre chiese, si è pregato per la pace in Siria, ripetendo il gesto di preghiera di papa Francesco dello scorso anno. In particolare è stata offerta una messa. Liturgia bellissima, come accade nei riti orientali (con dolore il Papa ha constatato come questa bellezza si stia perdendo nell’Occidente cristiano, dove la liturgia ha conosciuto in passato analogo splendore). Predica semplice ed efficace del celebrante, Mtanios Haddad procuratore a Roma del patriarca di Antiochia dei Melkiti Gregorios III Laham. Omelia che ha volato alto, soffermandosi sui tragici assassini dell’Isis, che prima che incombere sul mondo incombono su quella terra un tempo felice. Non so chi ci sia dietro questi uomini, ha detto Haddad nella sua omelia, ma certo quanto accade è opera del diavolo. Lo ripete più volte Addad; non un mantra, semplicemente un sano realismo che chiama le cose con il loro nome. Il diavolo, che nulla ha a che vedere con l’Islam, con il quale Addad sottolinea la lunga convivenza e i profondi legami dati dalla prossimità.
Non c’era molta gente, in verità: alcuni ambasciatori dei Paesi vicini presenti a Roma, un centinaio di fedeli in ordine sparso e alcuni pacifisti che pur non essendo cristiani hanno voluto manifestare anche in questo modo la loro prossimità a un popolo in tragedia,
Forse pochi presenti, vero, ma c’era Gesù e questo basta. Il sacrificio eucaristico vale più di tutte le opere buone del mondo, diceva il santo curato d’Ars. Finché questo è celebrato il diavolo è sconfitto anche qui sulla terra, come definitivamente è sconfitto nell’eternità del giudizio di Dio.