Primavera

Amara questa poesia primaverile senza titolo, tratta dalla bella antologia dell’editore Controluce, Nell’uomo, di Elena Clementelli, classe 1923 (coetanea di Calvino e Testori, ma per fortuna molto più longeva) che allude alla favola bella dannunziana, a tutti i miti sublimi e caduchi della gr... Leggi di più
Il mistero della morte

Di fronte al Galata morente mi vengono in mente i versi struggenti di Attilio Bertolucci che sono scritti (mi dicono) indelebili sul marmo del suo giaciglio terreno-eterno: Assenza più acuta presenza. Vago pensier di te Vaghi ricordi Turbano l'ora calma E il dolce sole. Dolente i... Leggi di più
Piccole cose

Come commento a Piccole cose, questa celebre frase di Amleto: «Potrei vivere nel guscio di una noce, e sentirmi re dello spazio infinito».... Leggi di più
Alba all’Argentina

Una fotografia che rimanda a un'altra alba, quella descritta in una poesia di Cesare Pavese, che riportiamo.... Leggi di più
La felicità virtuale e il realismo di Montale

Alla felicità "facile", quanto illusoria, della pubblicità (ma la foto del bambino è comunque suggestiva, ricorda la tenerezza di Snoopy, sia pur un poco sdolcinata) risponde il realismo di Montale, che guarda, singolarmente anche lui, ai bimbi. Quasi una eccezione nel suo universo poetico: &n... Leggi di più
Damasco: duello in sala giochi

Il 17 gennaio, a Deir Ezzor, miliziani dell'Isis hanno fatto strage: trecento i morti, tra cui tante donne e tanti bambini, mentre oltre quattrocento innocenti sono stati rapiti. Una ferocia gratuita, senza alcuna logica se non la furia omicida. O forse una logica c'è, anche se oscura: l'ecci... Leggi di più
Il tesoro della mendicanza

A guardare la bellissima foto dell'immagine di Gesù con i pochi spiccioli del (bambino) povero, nella nudità del gesto del chiedere affidandosi, mi viene in mente quello che potrebbe accadere dopo. La vedova del Vangelo insegna (con l'altra donna, chiedete sempre, chiedete). Alzati... Leggi di più
Arnolfo di Cambio e Santa Maria ad praesepe

Nella foto la Natività di Arnolfo di Cambio, che da secoli è custodita a Santa Maria Maggiore, basilica romana che fin dall'antichità è chiamata anche Santa Maria "ad praesepe" perché vi furono portate le tavole di un'antica mangiatoia che la devozione popolare aveva identificato come quell... Leggi di più
I musei capitolini in bianco e nero

Il volto della bellezza, l’ispirazione divina delle statue della classicità, qui riassunte in un concerto di sguardi, ha ispirato più volte, fin da giovanissimo, Giacomo Leopardi. Ne accenna, in particolare, nella prima strofa di Alla sua donna e nell’ultima di Sopra il ritratto di una bel... Leggi di più