Yemen: la Santa Alleanza tra Terrore e coalizione anti-Isis
Tempo di lettura: 2 minutiC’è un accordo segreto tra i combattenti al Qaeda e la coalizione a guida saudita, sostenuta dagli Usa, che combatte i ribelli houti in Yemen. A rivelarlo è stata l’Agenzia Ap, in un report più che interessante.
Yemen: l’accordo inconfessabile
Nel documentato articolo, frutto di inchieste sul campo, si rivela come alcune vittorie contro il terrorismo, sbandierate da Ryad e Abu Dhabi (e Washington) come grandi sconfitte del Terrore, in realtà sono state ottenute pagando i militanti di al Qaeda perché lasciassero campo libero.
Non solo, tanti e diversi gli accordi tra sauditi e emiratini con le cellule locali di al Qaeda per utilizzarli contro i ribelli houti.
Più nello specifico, Ap riporta come “le forze della coalizione sono composte da un elevato mix di milizie, fazioni, signori della guerra tribali e tribù, con i loro interessi molto locali. E i militanti dell’AQAP (al Qaeda della Penisola Arabica) sono mischiati con molti di loro”.
Insomma un groviglio inestricabile che fa sì che le forze della coalizione e al Qaeda siano di fatto alleate contro gli houti. Al Qaeda, non è esplicitato nel report ma è ovvio, riceve così armi, munizioni e soldi dalla coalizione anti-houti.
Così al Qaeda prospera e ingrassa. “Un comandante di al-Qaeda che aiuta a organizzare le forze ha detto all’AP che le prime linee contro gli Houthi sono un terreno fertile per reclutare nuovi membri”. Ciò “significa, se inviamo 20, tornano in 100”, conclude.
L’ambiguità della missione Usa
Rispondendo a una sollecitazione di Ap, Michael Horton, analista della Jamestown Foundation, ha affermato che i militari americani “sono chiaramente consapevoli che gran parte di ciò che gli Stati Uniti stanno facendo in Yemen sta aiutando l’AQAP. Tuttavia, sostenere gli Emirati Arabi Uniti e il Regno dell’Arabia Saudita contro quello che gli USA considerano l’espansionismo iraniano ha la priorità sulla battaglia contro AQAP e persino la stabilizzazione lo Yemen “.
I protagonisti delle intese, da Ryad a Washington, ovviamente negano, né potrebbe essere altrimenti. Tant’é.
Comunque, stando a quanto afferma Horton, quel che si registra in Yemen è una santa alleanza tra Coalizione a guida saudita e Fondamentalismo islamico in funzione anti-Iran.
Va da sé che tale santa alleanza, a geometria variabile, si era prodotta anche in Siria, dove il Terrore e le forze jihadiste sostenute da Occidente e monarchie del Golfo (e altri) avevano lo stesso avversario, ovvero Assad.
Brutte storie, che fanno capire come i proclami contro il Terrore risuonati alti dopo gli attentati in Occidente sono soggetti a interpretazione.
Peraltro, un voto, purtroppo non vincolante, della Camera Usa ha legiferato che il supporto delle forze americane a Ryad e Abu Dhabi fosse diretto solo al contrasto del Terrore, non a sostenere la loro guerra contro gli Houti (vedi Politico).
Voto disatteso, ovviamente. E il Terrore rafforza.