Bombe a grappolo made in Usa contro lo Yemen
Tempo di lettura: < 1 minuteLa guerra in Yemen conosce una nuova pagina oscura: l’Arabia Saudita starebbe usando le famigerate bombe a grappolo. Così Maurizio Molinari sulla Stampa del 4 maggio: «L’accusa a Riad di adoperare bombe a frammentazione viene da Human Rights Watch, secondo cui ciò sarebbe avvenuto in attacchi aerei contro i ribelli houti almeno in due località nell’area di Al-Amar nella regione di Al-Safraa. Per avvalorare tali accuse l’organizzazione umanitaria americana ha pubblicato le immagini in cui si vedono resti di bombe Cbu-105 prodotte dalla “Textron System Corporation” negli Usa e vendute dal Pentagono tanto ai sauditi che agli Emirati Arabi Uniti. Si tratta di ordigni vietati da un trattato internazionale siglato nel 2008 da 116 Paesi»
, a cui non hanno però aderito gli Usa e le Petromonarchie del Golfo. Resta che l’amministrazione Obama si era impegnata a non vendere tali armamenti a «chi le impiega contro i civili». Come avvenuto in Yemen.
Titolo dell’articolo: “Riad usa bombe a grappolo contro i ribelli in Yemen”.
Nota a margine. Le bombe a frammentazione scoppiano ad alcuni metri da terra, rilasciando schegge per un’area molto estesa. Ideate per decimare le fanterie nemiche, sono state vietate proprio perché il loro obiettivo è quello di falcidiare il maggior numero possibile di vite umane. Usate contro obiettivi civili risultano devastanti. Brutta pagina di storia quella che si sta consumando in Yemen.