Canada, 22 settembre 2023. L'omaggio al nazista è Storia
La duplice standing ovation che il 22 settembre il parlamento canadese ha indirizzato al nazista Yaroslav Hunka è stata prontamente insabbiata. Lo speaker della Camera dei comuni Anthony Rota, protagonista dell’accaduto, si è dimesso. I documenti ufficiali del parlamento relativi sono stati cancellati e il premier Justin Trudeau, eroe di liberal e neocon, ha derubricato la cosa a incidente di percorso.
Nulla sapeva, ha detto, del passato di Hunka e nulla ne sapevano i parlamentari, e le speculazioni su quanto avvenuto appartengono alla “propaganda russa”. Il caso è chiuso, come se nulla fosse accaduto.
Invece, è accaduto tanto e non cancellabile in modo così maldestro. Mai si era vista una scena simile in un parlamento che afferisce alla cosiddetta civiltà occidentale. Mai un parlamento, che dovrebbe essere simbolo e presidio della democrazia, è caduto tanto in basso.
La storia del Canada e la guerra ucraina
Il vergognoso incidente è figlio della storia del Canada, hanno spiegato tanti in questi giorni, dal momento che il Paese è stato più che indulgente verso il nazismo e tanti sono i nazisti che vi hanno trovato rifugio.
Ne scrive dettagliatamente Elchanan Poupko su Timesofisrael, che accenna: “Non è un segreto che il Canada abbia da decenni un problema nazista”. Per i dettagli rimandiamo al suo scritto, nel quale suggerisce, giustamente, che dopo aver scoperto il passato del nonno criminale, le autorità canadesi avrebbero dovuto portarlo alla sbarra (almeno formalmente), cosa che non si sono peritate di fare, forse per non irritare la diaspora ucraina tanto in voga al momento (la Polonia, però, ha chiesto l’estradizione di Hunka).
Eppure, solo un anno fa, tutto ciò non sarebbe potuto accadere. Quindi, fattore fondamentale per tale nefasta epifania è l’appiattimento dell’Occidente alla causa ucraina e al nazismo di ritorno che vi impera, come denota la celebrazione dell’eroe nazista Stepan Bandera, stigmatizzata ferocemente in un articolo inconfutabile di Haaretz.
Restano le domande su come sia possibile a un nazista mettere piede nel Parlamento e tanto altro. Ma varie osservazioni sono state fatte da altri sul tema, inutile aggiungere.
L’omaggio del 22 settembre
Quel che, invece, va rilevato è un particolare forse meno sottolineato, ma più che significativo. Lo speaker della Camera dei comuni, nel presentare il venerabile nazista, aveva annunciato di voler ostendere al pubblico omaggio “un eroe della seconda guerra mondiale” che aveva combattuto contro i russi.
Nella seconda guerra mondiale i russi combatterono i nazisti, recita la storia. Quindi resta il mistero di come sia stato possibile che i parlamentari non abbiano colto un qualcosa di strano nella presentazione di Rota.
Non hanno mai aperto un libro di storia? Non hanno mai visto un film sulla seconda guerra mondiale? Non hanno mai letto un articolo, un libro, non hanno mai sentito parlare qualcuno di quella guerra?
In alternativa, l’odio verso i russi li ha obnubilati a tal punto da non riuscire a fare una minima riflessione prima di scattare in piedi, tutti, a omaggiare con entusiasmo l’eroe?
Non sappiamo se sia peggiore il primo scenario o il secondo. Resta che non si tratta di un incidente di percorso. Quanto avvenuto in quel 22 settembre è una pagina incancellabile della storia. Una pagina oscura.