8 Gennaio 2025

La liberazione della Sala e il senso di Trump per l'Iran

Trump fa liberare la giornalista italiana arrestata in Iran. Nello stesso giorno, pubblica su Truth un video di Jeffrey Sachs contro Netanyahu e le guerre infinite...
La liberazione della Sala e il senso di Trump per l'Iran
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Cecilia Sala torna libera dopo il viaggio lampo del primo ministro italiano in America. Inutile dilungarsi su altro, due osservazioni. La prima è che l’attuale amministrazione Usa, a trazione Blinken data la senescenza di Biden, non ha fatto nulla in tal senso.

La seconda è che la Sala è stata liberata il giorno dopo la visita della Meloni a Mar-e-lago, segno che il team Trump, nonostante le apparenze e le narrazioni, ha contatti ben oleati con Teheran, tanto che gli è bastato, a lui o chi per lui, alzare il telefono per ottenere quanto richiesto.

Cecilia Sala e Mohammad Abedini

Trump, l’Iran e Netanyahu

Significativo in tal senso, ma anche a più ampio spettro, quanto pubblicato sul social Truth da Trump, o chi per lui, nel giorno nel quale è avvenuta la liberazione dell’ostaggio – presumibilmente in cambio della liberazione dell’uomo di Teheran improvvidamente arrestato dalla magistratura italiana; iniziativa interpretata, non a torto, dall’Iran come atto ostile.

Riportiamo dal Timesofisrael dell’8 gennaio: “Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha condiviso un video sul suo account Truth Social in cui un professore definisce il primo ministro Benjamin Netanyahu un ‘oscuro figlio di puttana’, accusandolo di essere ‘ossessivo’ nella sua ansia di spingere gli Stati Uniti a dichiarare guerra all’Iran”.

Trump shares clip of Columbia prof calling Netanyahu a ‘dark son of a bitch’ who is ‘obsessive’ in trying to get US to fight Iran

“Trump ha condiviso una parte di una lezione tenuta dal professore di economia della Columbia University Jeffrey Sachs, in cui questi parla del pretesto per l’invasione statunitense dell’Iraq e di come il governo statunitense all’epoca stesse cercando di trovare un modo per convincere il popolo americano a quella ‘guerra menzognera’”.

“‘Da dove è venuta quella guerra?’ chiede Sachs retoricamente, in un discorso nel quale critica le decisioni dell’amministrazione Obama. “Sapete una cosa? È abbastanza sorprendente. Quella guerra è stata innescata in realtà da Netanyahu. Nel 1995 Netanyahu riteneva che l’unico modo per liberarsi di Hamas e Hezbollah era rovesciare i governi che li sostengono: Iraq, Siria e Iran'”.

“E quel tizio [Netanyahu] non ha niente altro se non questa ossessione e sta ancora cercando di spingerci a combattere contro l’Iran, ancora oggi, questa settimana. È un figlio di puttana infido e oscuro, mi dispiace dirlo. Ci ha trascinati nelle guerre infinite e, grazie all’influenza che ha nella politica statunitense, ha ottenuto ciò che voleva”.

Post significativo quello di Trump e da leggersi, appunto, a vari livelli. Ci torneremo (è ancora presto per commentare le sparate trumpiane su Panama, Groenlandia e Canada).