Corea: Mc Master sconsiglia intervento (per ora)

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Quali sono le opzioni sul tavolo con la Corea del Nord? «Alcuni membri dell’Amministrazione hanno detto che tutte le opzioni sono sul tavolo, ma sembra che il generale McMaster abbia detto tutte le opzioni meno quella militare per ora». Così il generale David Petreaus in un’intervista rilasciata a Francesca Caferri per la Repubblica del 26 aprile.

 

Nell’intervista, il generale americano, uno dei più influenti dell’esercito e in ottimi rapporti con i generali scelti da Trump per la sua amministrazione, spiega che il tipo di attacco che servirebbe per eliminare il nucleare di Pyongyang comporterebbe la perdita di tante vite umane. Particolare intuitivo, ovviamente, ché non si tratterebbe di sganciare due missili, ma di effettuare una campagna militare di larghe proporzioni.

 

Interessante l’accenno a margine di tale discorso, nel quale il militare spiega: «Io credo che la strada da percorrere si convincere la Cina a tagliare il cordone ombelicale con la Corea del Nord».

 

Va tenuto in debito conto l’accenno al parere contrario di McMaster, il quale oltre che essere il militare più prossimo al presidente americano è considerato uno stratega finissimo. Se lui sconsiglia un’avventura militare, evidentemente vede rischi che altri obliano, forse perché accecati della forza militare degli Stati Uniti d’America.

 

Né va sottovalutato l’accenno alla Cina. Che poi è uno dei punti nevralgici della questione. Finché la Cina ha un rapporto con Pyongyang, un eventuale intervento contro la Corea del Nord sarebbe interpretato da Pechino come un atto ostile nei suoi confronti, con tutto quel che consegue. Un particolare che tanti tendono a eludere.