Dallo Stato sovrano ai titoli sovrani
Tempo di lettura: < 1 minuteQualcosa è cambiato nelle dinamiche del potere, è «fuggito dai luoghi tradizionali, si è trasferito e si è nascosto», spiega in un’intervista alla Repubblica del 4 ottobre Paolo Prodi, professore emerito di storia moderna presso l’Università di Bologna. «Gli storici oggi non sanno più dove cercarlo. Io ebbi un’autentica epifania di questa verità qualche anno addietro, mentre leggevo il Sole 24 Ore. Mi capitò l’occhio su un titolo che parlava di “fondi sovrani”. Feci un salto sulla sedia: io ho dedicato una vita allo studio della sovranità, ed ecco, la vedevo trasferita su un meccanismo finanziario del mercato “senza fissa dimora”. Nell’era della globalità non c’è più lo Stato, o quel che ne è rimasto non è più il vero potere».