Egitto: Morsi, le piazze in fermento e l'avvertimento dei generali
Tempo di lettura: < 1 minute«“C’è una divisione nella società e il suo protrarsi è un pericolo per lo Stato, il volere della Nazione è il nostro solo governo e noi siamo pienamente responsabili di proteggerlo, non possiamo permettere che la volontà del popolo sia violata”». Sono parole di Abdul Fatah Sisi, capo del Consiglio Supremo delle Forze armate egiziane, riportate sul Corriere della Sera del 24 giugno, in un articolo a firma di Cecilia Zecchinelli (titolo: L’addio dei Generali al Raìs Morsi e il nuovo vento di rivolta al Cairo).
Il comunicato dell’esercito egiziano arriva dopo che l’opposizione laica e liberale ha annunciato che il «il 30 giugno, primo anniversario dell’elezione del raìs, scenderanno nelle piazze di tutto il Paese». Le parole dei generali suonano come un monito al Presidente e «indicano come ormai si sia arrivati a una svolta: Morsi accettato finora a denti stretti dai generali in cambio del mantenimento di immensi privilegi soprattutto economici», a giudizio dei militari non sembra più «in grado di governare il Paese».