I crimini (finora) impuniti dell'Uck in Kosovo
Tempo di lettura: < 1 minuteTanti oscuri segreti avvolgono il Kosovo, teatro dell’ultima guerra europea: «Il più sconvolgente e temuto: la scomparsa nel 1999 d’almeno cinquecento serbi kosovari, deportati nell’Albania settentrionale e qui uccisi, con probabile espianto e vendita di reni e di cornee. Un (controverso) rapporto 2010 del Consiglio d’Europa dice chiaro che la responsabilità di quei crimini portano al premier Hashim Thaci e ai capi storici dell’Uck, l’esercito di liberazione del Kosovo, che la Nato sostenne. L’Ue e l’Onu devono decidere, nelle prossime settimane, d’un tribunale speciale che processi Thaci e i suoi». Così Francesco Battistini sul Corriere della Sera del 15 aprile (In Kosovo si processano i crimini dell’Uck e la guerra dei dossier colpisce l’Italia)
Molti ricordano la guerra degli anni ’90, quando la Nato, a suon di bombe, guadagnò l’indipendenza del Kosovo ratificata da un referendum popolare (quel che è accaduto in Crimea, ma senza analogo spargimento di sangue). Allora l’Occidente ebbe come compagni di avventura i campioni della libertà dell’Uck (di fatto parte era targata al Qaeda); in realtà, date anche le rivelazioni suddette (ovviamente fortemente contestate dagli accusati), dei compagni di merende alquanto imbarazzanti. Nota che aiuta a capire il presente…