I tre ragazzi israeliani «uccisi da una cellula solitaria, non da Hamas»
Tempo di lettura: < 1 minuteLa morte dei tre ragazzi israeliani rapiti e uccisi il 12 giugno scorso sarebbe da imputare a una «cellula solitaria», non ad Hamas. Lo ha detto un portavoce della polizia israeliana, Mickey Rosenfeld, a Jon Donnison, inviato della Bbc a Gerusalemme.
«Mickey Rosenfeld della polizia israeliana – scrive Donnison su Twitter – mi dice che gli uomini che hanno ucciso i tre ragazzi israeliani (sono) decisamente una cellula solitaria, affiliati ad Hamas ma che non operavano sotto la leadership (del movimento)». Poi il giornalista aggiunge: «Rosenfeld dice anche che se il rapimento fosse stato ordinato dalla leadership di Hamas, (la polizia) lo avrebbe saputo per tempo».
È una versione dei fatti che conferma le ipotesi avanzate da molti analisti ma sempre negata dal governo di Benjamin Netanyahu, che ha usato l’uccisione dei tre ragazzi – Naftali Fraenkel, Gilad Shaer e Eyal Yifrah – per giustificare l’arresto di centinaia di militanti di Hamas e l’avvio delle operazioni contro Gaza.