21 Giugno 2015

Incendiata la chiesa della moltiplicazione dei pani e dei pesci

Incendiata la chiesa della moltiplicazione dei pani e dei pesci
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Un incendio doloso ha devastato, nella notte tra il 17 e il 18 giugno, la chiesa “Dei pani e dei pesci”,  edificata sul lago di Tiberiade, e precisamente nel luogo dove la tradizione cristiana colloca lo stupendo miracolo di Gesù. A darne notizia è Maurizio Molinari sulla Stampa del 19 giugno. Ignoti hanno infierito prima sulla segnaletica che indicava il luogo sacro per poi appiccare il fuoco all’edificio, per fortuna senza eccessive conseguenze per i monaci ivi residenti. Sulle mura della chiesa delle scritte in ebraico: «Morte ai falsi idoli».

 

Le autorità israeliane hanno reagito con sdegno, mentre la polizia ha arrestato «16 giovani ebrei residenti in Cisgiordania, che sono stati interrogati e rimessi in libertà». Nel mirino degli inquirenti la «galassia di gruppi ultranazionalisti ebrei», movimenti che secondo l’associazione «Rabbini per i diritti umani» si sono resi protagonisti, dal 2009 ad oggi, di attacchi ad «almeno 43 luoghi di culto cristiani e musulmani». Secondo fonti della Chiesa locale riportate da Molinari, l’episodio «rientra in una serie di attacchi recenti a cui il governo non ha saputo rispondere».

Titolo dell’articolo: Bruciata la chiesa dei pani e dei pesci.

 

Nota  margine. Questi episodi, come ricorda anche Molinari nel suo articolo, sono stati riportati dal Dipartimento di Stato Usa nell’elenco degli atti terroristici, né potrebbero essere classificati altrimenti.

Ferve in Israele il dibattito su come rapportarsi a questi movimenti, ai quali molti cittadini chiedono di mettere un argine. Certo è che tali eventi fanno capire ben più di altri come il radicalismo non sia materia esclusiva dell’islam (d’altronde Rabin fu ammazzato da un fanatico ebreo, non certo da un musulmano). Ad oggi il fenomeno del radicalismo ebraico è limitato, ma è in forte crescita e preoccupa non poco le autorità di Tel Aviv (e altri).