Così Israele ha istituito una “zona di morte” ai confini di Gaza

Le aree di confine della Striscia di Gaza sono state trasformate in una kill zone, “zona di uccisione”, analogamente a quanto avvenuto nel corridoio Netzarim, che tagliava in due la Striscia. Ai soldati dell’esercito israeliano, riporta il Guardian, “è stato dato l’ordine di annientare sistematicamente tutto ciò che si trovava all’interno di una zona designata, tutti i quartieri residenziali, gli edifici pubblici, le scuole, le moschee e i cimiteri”.
Tutti sono bersagli
Nessuno può attraversare l’area, perché l’ordine è quello di sparare a vista a chiunque si avvicini alla red line. In sostanza, è stato ridisegnato il perimetro della Striscia, che non coincide più con il muro israeliano di separazione costruito vent’anni fa. La zona “cuscinetto” – così la chiama il governo Netanyahu- si estende lungo tutta la frontiera con Israele, dalla costa mediterranea al nord fino al confine con l’Egitto a sud, e si allunga per oltre un chilometro all’interno dell’enclave…
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