Italia: i tragici incidenti stradali del 6 agosto
Tempo di lettura: 2 minutiIl camion bomba deflagrato a Bologna ha trovato eco nel mondo. Siti e giornali internazionali hanno riferito del tragico incidente avvenuto sull’autostrada A14, che, per fortuna, per miracolo e per tanti uomini di buona volontà subito intervenuti, non ha causato la strage che poteva essere.
Un colpo di sonno del conducente la causa del disastro, che sulle prime tanti hanno associato ad un’altra esplosione, lontana nel tempo ma non nella memoria, che ha funestato un altro agosto bolognese, quando scoppiò la bomba nella stazione centrale. Ma quella era bomba, appunto.
Ma se la strage è stata evitata a Bologna non è andata così su un’altra strada italiana, stavolta del Sud, dove un altro incidente ha causato 12 morti. Dodici poveri braccianti stipati su un furgone, mezzo usuale per i loro spostamenti obbligatoriamente low cost.
Una disgrazia che ha avuto una copertura minore dell’incidente bolognese anche se, a ben guardare, per ricercare un incidente stradale italiano con così tante vittime occorre andare indietro nel tempo.
Una minore attenzione che non ha nulla a che vedere col razzismo, ché i Tg nazionali e i media mainstream non son salviniani.
Semplicemente sono le regole del giornalismo, che fanno distinzioni tra vittime: la prossimità è tutto e un lavoratore extracomunitario che muore fa meno notizia di un morto italiano.
Dodici morti, si diceva. Che riecheggiano i quattro lavoratori stranieri morti sabato scorso in un incidente del tutto analogo: il furgone che li trasportava è andato addosso a un Tir sulla strada provinciale 105, tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri. Morti che parlano, come i dodici di ieri. E raccontano storie di sfruttamento e degrado.
Ma torniamo agli incidenti di ieri che sono ecatombe. Ai quali va aggiunto quello avvenuto sulla A4, analogo all’incidente bolognese: un furgone che trasportava bombole di acetilene, liquido altamente infiammabile, si è schiantato contro un Tr che lo precedeva.
Due le vittime, i ragazzi che conducevano il furgone. Ma poteva andare molto peggio, date le fiamme subito accese.
Così, se si sommano i morti di ieri, almeno quelli che hanno fatto notizia, sono quindici. Un bilancio da guerra in questo tragico 6 agosto.
Che fa interpellare sulle misure di sicurezza adottate per i carichi a rischio che circolano sulle strade italiane, sulla piaga del caporalato, che usa la manodopera straniera come fosse bestiame. E altro.
Ma è inutile indugiare in riflessioni accessibili anche altrove. Sul nostro sito abbiamo solo voluto ricordare questo giorno buio delle strade italiane. Perché scriviamo di esteri, ma a volte le strade estere e quelle italiane convergono.
Come appunto capita oggi, che dell’esplosione di Bologna ha parlato tutto il mondo. Come anche, in misura minore, dei 12 stranieri morti nel foggiano. Estate rovente. E non ancora finita.