La Nato, da organismo di difesa a strumento di manovre torbide
Tempo di lettura: 2 minuti«Istituita nel 1949 per unire Europa e America nella guerra fredda, la Nato sta diventando uno strumento spesso pernicioso, che sopravvive nel disorientamento, implicato in conflitti armati fallimentari. Alla sua guida una potenza Usa poco disposta a immettersi in un mondo multipolare, impelagata costantemente in manovre torbide, abituata a suscitare spettri che poi non controlla. Alcuni Stati membri – Turchia in testa – usano la Nato per dilatare nazionalismi e squilibri regionali senza mai doverne rispondere». Così inizia un articolo di Barbara Spinelli sulla Repubblica del 10 aprile (Se la Turchia è una potenza con l’immunità), a commento dell’inchiesta di Seymour Hersch che ha rivelato al mondo che la strage di Goutha, in Siria, era «una trappola congegnata dal governo Erdogan, in congiunzione con regimi che l’occidente s’ostina a ritenere amici (Arabia Saudita, Qatar) e assecondata agli esordi dallo stesso Obama», per scatenare una guerra contro Damasco.
Dopo aver ricordato il rischio corso allora, una guerra ingiusta provocata ad arte, la Spinelli continua: «Questo significa che nessuna istituzione occidentale – Nato o Unione europea – è in grado di garantire un ordine nel mondo, come pretende. È vero piuttosto il contrario: ambedue stanno divenendo garanti del caos, e di manovre che mal-governano e neppure capiscono. Continuano a considerare Siria e Iran grandi nemici, e non si rendono conto che stanno invischiandosi in un Grande Gioco a fianco di alleati inaffidabili (Turchia, Arabia Saudita, Qatar), il cui primo interesse strategico è regolare i conti con l’Islam sciita».
Conclude la Spinelli: «Il caso siriano e la trappola turco-saudita (originariamente turco-saudita-americana) confermano che l’ordine mondiale non può più essere affidato alla sola e imprevedibile leadership Usa. Il nuovo ordine ha da essere multipolare, e l’Europa dovrà, in esso, conquistarsi un suo spazio. L’attacco occidentale contro la Siria è stato cancellato all’ultimo minuto, ma casi simili possono riprodursi, e che le cose erano marce lo si saprà sempre troppo tardi. Troppo tardi si apprenderà che Occidente è parola piena di strepito, buoni propositi, vista corta, e anche inciviltà».
Articolo di un’intelligenza singolare. Resta da capire se l’Onu, così solerte a condannare i crimini contro l’umanità di Saddam, di Gheddafi e ora di Assad (e di altri), si pronuncerà anche su questo tema. C’è materia, eccome, anche per il Tribunale penale dell’Aja, istituito proprio per giudicare i crimini contro l’umanità: la strage di Goutha, al di là della riuscita o meno della «trappola», ha causato circa 1400 vittime, tra cui molti bambini.