La rottura del compromesso storico tra capitalismo e democrazia
Tempo di lettura: < 1 minuteSulla Repubblica del 1 dicembre, Mario Pirani recensisce il libro Il film della crisi. La mutazione del capitalismo (Einuadi) di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini. Spiega Pirani: «La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese tra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato dopoguerra su due accordi fondamentali», che sono costituiti dal Gatt (oggi Wto), e Bretton Woods.
Prosegue Pirani: «Secondo i due saggisti la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione del movimento dei capitali nel mondo, “una vera e propria controffensiva capitalistica, attuata dai leader Usa e Gb all’inizio degli anni Ottanta che determina un mutamento fondamentale nei rapporti di forza tra capitalismo e democrazia e tra capitale e lavoro”. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in “un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai”».