10 Dicembre 2014

La Santa Muerte, i sacrifici umani e lo gnosticismo

La Santa Muerte, i sacrifici umani e lo gnosticismo
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Il Daily Mail ha pubblicato un articolo sul culto della Santa Muerte, «la religione che sta subendo la più rapida crescita in tutto il mondo» e che ha oltre dieci milioni di adepti tra il Sud America, il Giappone e l’Australia (sono stime, ovviamente, trattandosi di culto nascosto).

 

Tale religione «nasce dalla malavita messicana, dove le violente guerre tra bande hanno alzato vertiginosamente il tasso di omicidi e fatto crollare il valore della vita […] Si cominciarono a costruire santuari nascosti nelle case. I seguaci pregavano e chiedevano aiuto e protezione alla Santa Morte. Oggi le persone compiono riti di esorcismo per essere liberati dalla tristezza e dalla negatività, per purificare la propria anima».

 

«Un sacco di persone pregano la Santa Muerte per far accadere cose brutte», ha spiegato tal Lukzero, uno degli adepti interpellato dal giornale inglese. Ma si può chiedere anche altro: «La Santa Muerte non fa distinzione tra il bene e il male», ha aggiunto l’uomo. «Ti darà tutto quello che le chiedi, ma devi darle qualcosa in cambio». In genere il sacrificio di qualcosa che è particolarmente cara al richiedente.
L’articolo del Daily Mail è stato tradotto e pubblicato da Dagospia il 9 dicembre.

 

Nota a margine. Alla Santa Muerte, è noto, possono venire offerti anche sacrifici umani, per questo, nonostante le apparenze, non ha nulla di folcloristico; tale religione deriverebbe da un antico culto azteco (civiltà nella quale, appunto, si officiavano riti comprensivi di sacrifici umani). 

La religione ha anche un padre fondatore (anche se pater semper incertus…), tal David Romo, il quale si è autoproclamato arcivescovo della Chiesa gnostica della Santa Muerte.