La Troika e le sofferenze di milioni di cittadini europei
Tempo di lettura: 2 minuti«La gestione delle crisi nell’Unione Europea ha condotto a massicce violazioni dei diritti umani. Inoltre il modo in cui le crisi sono state gestite ha esposto una serie di buchi neri quando si tratta di individuare le responsabilità per la violazione dei diritti umani».
A scrivere queste righe, riportare da Luciano Gallino sulla Repubblica del 4 maggio, è la giurista Margot Solomon in un documento per il Centro per lo Studio dei diritti umani della London School of Economics.
In particolare, sintetizza Gallino, hanno rappresentato una violazione dei diritti umani dei cittadini europei i «tagli alla sanità, pensioni, stipendi, diritti del lavoro, istruzione, servizi pubblici». Misure imposte da Commissione Europea, Fmi, Bce ai vari Paesi in crisi.
Tanti sono i trattati e le convenzioni internazionali violati da queste imposizioni che sarebbe troppo lungo elencarli. Prosegue Gallino: «Si aggiunga che la responsabilità di tali soggetti nell’infliggere sofferenze a milioni di cittadini, violando i diritti umani riconosciuti dalla stessa Ue, è aggravata da fatto che le politiche di austerità che hanno veicolato le violazioni si sono rivelate un fallimento totale. Dopo cinque anni […] la disoccupazione è cresciuta a dismisura, la povertà assoluta e relativa anche, il Pil è diminuito di decine di punti, la struttura industriale è stata compromessa – vedi il caso Italia – e ad una intera generazione è stato rubato in gran parte il futuro».
Impossibile che i responsabili di tali crimini, osannati da stampa e tv, possano render conto delle loro azioni. Ma se anche solo una Corte europea riconoscesse formalmente tale violazione dei diritti umani, prosegue Gallino, «sarebbe quanto meno un riconoscimento ufficiale di un fatto inaudito: milioni di vittime della crisi apertasi nel 2008 sono state chiamate, tramite le politiche di austerità, a pagare i danni della crisi da quelli stessi che l’hanno provocata».
Titolo dell’articolo: La troika e i diritti umani.
Nota a margine. Articolo davvero interessante quello di Gallino. Purtroppo non si vede come sfuggire alla stretta neo-aristocratica che sta stritolando l’Europa. Un tristo destino per la Ue: non solo per le vittime di questo crimine, ma anche per i responsabili dello stesso, chiusi in un sogno che vede un’élite di “illuminati” contrapporsi a un popolo senza diritti (né a livello economico né politico).
Un destino mesto, perché la prosperità dell’Europa è stata data proprio dalla sua peculiarità nella storia mondiale, dove i popoli, insieme e a volte contro le élite dominanti, hanno dato vita a un modello di sviluppo unico quanto di successo. Persa la sua peculiarità, l’Europa avrà perso il suo tesoro segreto, quello che l’ha resa un punto di riferimento mondiale dal punto di vista politico, economico e culturale. Senza questa forza segreta, l’Europa non ha alcuna possibilità di competere con entità geopolitiche più forti e aggressive oggi in espansione.
Così condannando i popoli della Ue, le élite neo-aristocratiche europee condannano se stesse all’insignificanza prossima ventura nella geopolitica mondiale.