Le guerre messianiche dell'Occidente democratico
Tempo di lettura: < 1 minuteLa democrazia occidentale moderna è minacciata da tre elementi: il populismo, l’ultraliberalismo e il messianesimo. Perversioni dei valori fondanti della stessa: popolo, libertà e progesso. Così Tzvetan Todorov, studioso francese di origini bulgare, in un’intervista alla Repubblica del 13 settembre, accenna al contenuto del suo ultimo saggio, “I nemici intimi della democrazia”. In particolare, sul messianesimo spiega così il suo pensiero: «Il messianesimo politico è una forma di “hubris” che si è impossessata degli uomini ai tempi dell’illuminismo, distorcendo l’esigenza di progresso. Il colonialismo, con la sua pretesa di imporre ai popoli selvaggi una civiltà considerata superiore nasceva da questa prospettiva. Anche la società ideale del comunismo era una sorta di messianesimo. Oggi siamo in una nuova fase, caratterizzata da guerre che intendono portare il bene ad altri popoli. È un atteggiamento messianico che ricorda il periodo coloniale. Come allora, crediamo ingenuamente nella superiorità della democrazia, al punto che consideriamo giusto e legittimo imporla anche ad altri attraverso guerre asimmetriche, le cui vittime sono soprattutto le popolazioni civili. Tutto ciò non fa altro che indebolire la democrazia».