L'Europa inizia a capire che le sanzioni alla Russia sono un errore
Tempo di lettura: 2 minuti«Nel giorno in cui varano una nuova serie di mini-sanzioni contro la Crimea, i leader europei si interrogano in realtà su come fare per imboccare la strada della de-escalation che metta fine alla nuova guerra fredda e riporti Putin e la Russia nel concerto internazionale
», Così Andrea Bonanni sulla Repubblica del 19 dicembre.
E di seguito: «I primi bilanci allarmanti sul costo economico, ma anche politico, che la guerra delle sanzioni sta imponendo non solo alla Russia ma anche all’Occidente […] Paradossalmente, la conferma dell’efficacia dell’embargo europeo e americano, non ha rallegrato nessuno. “Il fatto che la Russia sia in una difficile situazione economica non è una buona notizia. Prima di tutto per i cittadini russi, ma non è una buona notizia neanche per l’Ucraina, per l’Europa e per il resto del mondo”, ha commentato l’Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Federica Mogherini
».
Tra le ragioni di questo allarme, Bonanni ne accenna una di sicuro interesse: «L’Occidente si rende conto di quanto sarebbe utile e urgente avere la Russia come partner in tutti i principali teatri di crisi internazionale. Dalla Siria alla guerra contro il Califfato islamico, dal Medio Oriente all’Iran, l’assenza di Mosca e delle sue consolidate relazioni diplomatiche nella regione si fa sentire pesantemente
».
(Titolo dell’articolo: Sanzioni boomerang Ora la Ue avvia la missione per “recuperare Mosca”).
Nota a margine. Intelligente articolo, in particolare quando accenna che le sanzioni a Mosca sono un regalo al terrorismo islamico. In questi giorni nei quali questo infierisce contro bambini innocenti tale accenno assume un significato ulteriore.