L'Fmi: la recessione dell'Europa creata dal troppo rigore
Tempo di lettura: < 1 minute«L’outing del capo economista del Fondo monetario internazionale (Fmi), Olivier Blanchard, è inequivocabile: “Abbiamo sbagliato le stime sugli effetti negativi delle politiche di rigore chieste agli Stati con i conti pubblici non a posto; le politiche di rigore che abbiamo chiesto hanno prodotto la più grave crisi recessiva che si ricordi e ora dobbiamo rimediare”. L’Fmi, nato dagli accordi di Bretton Woods che diedero avvio alla ricostruzione post bellica, è di gran lunga l’organismo internazionale con la maggiore esperienza e professionalità nella gestione delle crisi economiche». Così inizia un articolo di Paolo Panerai, pubblicato sulla rubrica Orsi&Tori del Sole 24 Ore del 19 gennaio.
Nota a margine. Tanto rigore per nulla, parafrasando Shakespeare.