L'Isis: nemico degli Usa in Iraq, amico in Siria
Tempo di lettura: < 1 minuteNon accenna a placarsi la tempesta targata Al Qaeda in Iraq, dove l’Isis (Stato islamico dell’Iraq e del Levante) dilaga mettendo alle corde lo scalcinato esercito iracheno, mentre l’Occidente e il mondo si interrogano sul da farsi. «Dobbiamo capire come siamo arrivati a questo punto. Credo che uno dei motivi per cui l’Isis si è rafforzata è che abbiamo armato i loro alleati. Siamo stati alleati dell’Isis in Siria. Abbiamo combattuto accanto ad al Qaeda, abbiamo combattuto accanto all’Isis. L’Isis ora è più forte, ed è in due paesi. Ed ecco l’anomalia. In Siria stiamo dalla stessa parte dell’Isis. Quelli che vorrebbero un intervento contro l’Isis in Iraq sono alleati dell’Isis in Siria. Questa è la vera contraddizione: se decidessimo di far fuori Assad, la Siria diventerebbe il paradiso dei jihadisti». Sono parole di Rand Paul, esponente di riferimento della destra americana del Tea Party, in un’intervista alla Cnn riportata dal sito The Hill.