L'islamofobia fa solo il gioco dei terroristi
Tempo di lettura: < 1 minuteLa vittoria sull’islam del 1683, assedio di Vienna, «segnò l’inizio del senso della supremazia occidentale nei confronti del mondo arabo. Ma le nostre insicurezze sono terribilmente cresciute dopo l’11 settembre del 2001. Oggi corriamo il rischio di reagire in modo troppo oltranzista. Se in Europa vincesse la logica dei deboli, che per difendersi abusano della forza, cadranno nella trappola dei terroristi di Parigi, i quali vorrebbero appunto estremizzare lo scontro tra Occidente e islam
». Così Eugene Rogan, docente presso l’Università di Oxford ed esperto del mondo arabo, sul Corriere della Sera del 9 gennaio.
E ancora, occorre «evitare il razzismo xenofobo […] Mi sembra che la maggioranza dei politici e intellettuali europei ne siano consapevoli. Fanno bene a mettere in guardia contro il rischio di giocare il gioco imposto dai terroristi e rialzare la tensione criminalizzando tutti i musulmani senza differenze […] L’Europa sostenga i governi arabi. Anche quello egiziano del presidente Al Sisi e lo stesso regime di Beshar Assad […] dobbiamo evitare il caos dei gruppi radicali che alimentano le utopie del Califfato e la guerra santa qaedista. Gli Stati sono meglio dei movimenti. Non dimentichiamo che nemico numero uno dei terroristi non è l’Occidente, bensì quei governi arabi che cercano di reprimerli a casa loro. In Siria non è possibile cercare una soluzione concreta senza coinvolgere Iran e Russia
».