1 Aprile 2025

Il Nyt e la guerra per procura contro la Russia tramite l'Ucraina

Dossier del Nyt sul conflitto ucraino: tanto colore, una verità finora negata
di Davide Malacaria
Il Nyt e la guerra per procura contro la Russia tramite l'Ucraina
Tempo di lettura: 4 minuti

Il New York Times rivela retroscena inediti del sostegno Usa all’Ucraina in un corposo dossier nel quale si spiega che è andato ben oltre l’invio di armi e il supporto di intelligence. Quanti hanno aderito alla narrazione mainstream in effetti potrebbero avere più di una sorpresa nello scoprire che tutto ciò conferma in pieno quel che finora tutti i media mainstream hanno bollato come propaganda russa: quella ucraina è una guerra per procura contro la Russia.

Guerre per procura passate e presenti

Così, infatti, il NYT: “L’Ucraina è stata, in un contesto più ampio, una rivincita in una lunga storia di guerre per procura tra Stati Uniti e Russia: in Vietnam negli anni ’60, in Afghanistan negli anni ’80, in Siria tre decenni dopo”.

In realtà, i paragoni sono del tutto inappropriati. L’invasione del Vietnam fu contrastata da Russia e Cina solo in modalità difensiva e solo dopo che l’esercito statunitense ebbe a estendere la guerra al Vietnam del Nord, loro alleato, essendo in precedenza il confronto limitato ai soli Vietcong, che non godevano del supporto delle due potenze (lo rivelerà lo stesso New York Times con i Pentagon Papers).

Né si può parlare di una rivincita tramite guerra per procura ucraina di quanto accaduto in Afghanistan e Siria. Infatti, il conflitto afghano si è caratterizzato come guerra per procura contro l’Urss, il cui esercito era entrato nel Paese asiatico rispondendo alla richiesta di aiuto di Kabul (su come l’America si adoperò per innescare quella guerra per procura usando l’estremismo islamico vedi Piccolenote).

Affermare poi che la Russia abbia sostenuto a sua volta i talebani al tempo dell’invasione americana è una forzatura: tale accusa non è mai stata avanzata dagli Stati Uniti – vi fu una campagna isolata, presto smentita dal Pentagono – che anzi nei primi mesi dell’invasione, nell’emozione del post 11 settembre, godettero del supporto di Mosca (White House archives).

Per quanto riguarda la Siria, è assurdo scrivere di guerra per procura russa contro l’America, perché si è trattato all’opposto di un regime-change sostenuto dall’Occidente contro Assad, al quale la Russia ha infine dato supporto diretto ingaggiando un conflitto contro i proxy dell’Occidente.

Il surreale escamotage

Tale accennata, quanto surreale, manipolazione della storia è indispensabile al dossier del Nyt. Infatti, ammettere che il conflitto ucraino è una guerra per procura contro la Russia è un’enormità, perché si tratta di confessare che Washington ha deliberatamente tentato di abbattere o quantomeno indebolire un avversario geopolitico dotato di armi atomiche tramite un conflitto sul suo territorio.

Serviva, quindi, trovare un escamotage che normalizzasse e legittimasse in qualche modo tale follia e lo si è trovato inventando dei precedenti storici nei quali addirittura gli Stati Uniti sarebbero stati vittime della stessa sorte da parte dell’antagonista globale, così da avere diritto di replica.

Inoltre, resta che un conto sono le guerre per procura indirette, consumate in Paesi lontani come avveniva durante la Guerra Fredda, un conto è invadere la Russia, colpirne le infrastrutture e le città. Un azzardo a rischio guerra termonucleare da parte degli Stranamore d’Occidente.

Va da sé che, confessando candidamente che il conflitto è una guerra per procura contro Mosca, si confuta la narrazione sul supporto Usa a Kiev: non si tratta di aiutare un alleato, difendere la libertà o altro, ma di contrastare un antagonista geopolitico in una “guerra fino all’ultimo ucraino” (Cato Institute).

Motivazioni diverse, quindi, per i due Paesi, che a volte sono andate in contrasto, a tutto detrimento degli ucraini per i quali si tratta semplicemente di difendere la loro patria. Un contrasto che ha portato l’Occidente a vanificare tutte le possibilità che hanno avuto gli ucraini di trovare un accordo con Mosca, nonostante tali possibilità si siano registrate fin dall’aprile del 2022 (vedi dossier Piccolenote o Foreign Affairs).

Azioni di sabotaggio che, per riuscire, si sono appoggiate di volta in volta su quella parte di establishment ucraino più propenso ad accogliere suggerimenti e pressioni esterne, con Zelensky che, dopo le aperture iniziali, si è schierato sempre più apertamente dalla parte dei guerrafondai (vedi anche Daily Mail, Peter Hitchnes: “Il guerrafondaio Keir Starmer ci sta portando tutti verso un conflitto nucleare”).

PETER HITCHENS: Warmongering Keir Starmer is marching us all to a nuclear exchange. And here's why the Russians could WIN one - without killing a single person...

I contrasti Kiev-Usa

Ovviamente il dossier del Nyt non accenna minimamente ai negoziati pregressi né alle pressioni per vanificarli, limitandosi a riferire dei crescenti contrasti tra americani e ucraini solo sulla conduzione della guerra, con i primi sempre più scontenti dei secondi, che si sarebbero via via allontanati dagli strateghi americani per fare di testa propria.

Sarebbe tale insubordinazione la causa dei tanti rovesci della guerra, che è poi la tesi di fondo del dossier, che in tal modo scarica sugli ucraini la colpa della sconfitta e salva la faccia al glorioso esercito americano.

Al di là dell’evidente deriva patriottica, resta che il dossier è stato confezionato usando soprattutto fonti Usa. Si potrebbe dedurre che sia un po’ di parte, ma sarebbe troppo facile ironia.

Come tragicamente ironico appare un altro cenno del Nyt: “È stato anche un grande esperimento di guerra, che non solo ha aiutato gli ucraini, ma ha anche ricompensato gli americani che hanno appreso lezioni utili per le guerre prossime venture”.

Già un modo per testare armi, come peraltro riferito con giubilo dal Nyt all’inizio della guerra. Quanto all’aiuto del quale avrebbero goduto gli ucraini grazie a tutto ciò non è dato sapere, dal momento che l’esito della guerra era chiaro e prevedibile fin dal suo inizio e la progressiva devastazione dell’Ucraina è sotto gli occhi di tutti. E lo sforzo per proseguire la guerra porterà solo altra devastazione.

Ucraina banco di prova per nuovi armamenti

Impossibile invertire l’esito della guerra, la grancassa per la sua prosecuzione, brandita dai soliti ambiti internazionali, ha il solo scopo di tentare di indebolire e tenere impegnata la Russia e a tenere aperto una grande banco di prova per gli armamenti (e altro). Solo che più prosegue questo assurdo azzardo, più aumentano le possibilità di innescare un conflitto atomico. Ma questa è un’altra storia e, del caso, la fine della storia.

Infine, si può annotare che le rivelazioni del Nyt sono la scoperta dell’acqua calda. Si tratta di cose più che note a quanti hanno seguito questa guerra al di fuori dei ristretti orizzonti del mainstream. Tant’è.