Raid USA uccide capo al Qaeda. No, era un povero pastore
Tempo di lettura: 2 minutiIl 3 maggio, l’ennesimo raid USA in Siria. Un drone spara un missili Hellfire e uccide un uomo. Il Comando americano annuncia trionfalmente che nell’operazione è stato eliminato un importante leader di al Qaeda. Ma qualcosa va storto.
In genere nessuno va ad accertare i fatti. Resta il comunicato e il successo dell’operazione anti-terrorismo che rimbalza sui media internazionali senza alcuna verifica.
Lotfi Hassan Misto, un uomo buono, laborioso e povero
Perché ormai i media sono abituati a pubblicare acriticamente i comunicati ufficiali, ai quali si attengono come verbo indiscutibile, ma anche perché tali raid sono condotti in località sperdute o perigliose, dove spesso è impossibile o costoso cercare riscontri (e per altri e più articolati motivi).
Nel caso del raid siriano, però, tale meccanismo oliato da decenni di guerra al Terrore, si è inceppato. Ed è emersa la tragica verità: a essere incenerito dal missile Hellfire è stato un povero pastore siriano, Lotfi Hassan Misto, di 56 anni, ucciso mentre pascolava le sue pecore, molte delle quali hanno condiviso il suo triste destino.
Ad accertare la tragedia il Washington Post, che evidentemente nel caso specifico ha ricevuto qualche sollecitazione (da cui la verifica), che ha interpellato i familiari, i quali hanno descritto Misto come un uomo buono, laborioso e povero, tanto da non avere nemmeno un telefono.
Il Comando americano, interpellato dai cronisti del WP, si è rifiutato di dare un nome e un volto al loro obiettivo, tenendosi sul generico.
Ma “il Post ha ottenuto immagini che mostrano il volto di Misto prima e dopo la morte e le ha fornite al Comando Centrale. I funzionari non hanno confermato che fosse proprio lui l’uomo ucciso nel raid”, mentre alcuni esperti in riconoscimento facciale, interpellati dai cronisti, confrontando il volto di Misto e quello della vittima hanno confermato che molto probabilmente – al 90% – era proprio lui.
Non pago, il WP ha anche interpellato alcuni autorevoli esperti di anti-terrorismo, i quali non hanno “trovato riferimenti che indichino che Misto fosse affiliato a un gruppo terroristico. Inoltre, hanno affermato che sarebbe più che insolito per al-Qaeda, in particolare per un leader di alto livello, operare in quell’area, dal momento che è controllata da un gruppo rivale che si è separato dall’organizzazione anni fa e che adesso è nemico di al-Qaeda”.
Insomma, una brutta storia, che sta mettendo in serio imbarazzo il Comando Usa, tanto che un funzionario, ovviamente anonimo, ha confidato al WP che non sono più sicuri di aver ucciso un terrorista. Ma l’errore è talmente madornale che dovranno trovare una via di uscita più che fantasiosa.
Resta che per un errore venuto alla luce, tanti altri rimarranno nell’ombra. Tanti i Misto caduti sotto i missili Hellfire nel mondo. Troppi. E non si tratta solo di un errore di intelligence e militare. L’errore di fondo è quello di combattere i terroristi con le loro stesse armi, cioè il Terrore (e su scala più ampia con la guerra).
Un errore che perdura ormai da decenni, che ha solo portato lutti, sofferenze e odio; creando così un brodo di coltura ideale per il Terrore opposto, che si è abbeverato a tale fonte. Un tragico errore – per non dire altro – al quale non si vuole porre rimedio.