Scrittori per la pace. Per combattere la malattia della guerra perenne
Tempo di lettura: < 1 minuteL’israeliano David Grossman e l’arabo, algerino, Boualem Sansal lanciano l'”Unione mondiale degli scrittori per la pace”, una sorta di Onu degli scrittori impegnati per la fine dei conflitti, cui hanno aderito colleghi di diversi Paesi. «Non so se riuscirò a cambiare il mondo – ha spiegato Grossman, consapevole di quanto sia impervio lo scopo di questo singolare organismo – Ma di sicuro il mondo non riuscirà a cambiare me: alla guerra non mi rassegno». Dell’iniziativa ha scritto Stefano Montefiori sul Corriere della Sera del 9 ottobre.
«Abbiamo fondato Israele giurando a noi stessi che non ci saremmo mai più trovati nella condizione di vittime – dice Grossman – ma vittime siamo di nuovo. Vittime della condizione di guerra perenne, strisciante, alla quale abbiamo finito per abituarci. Consideriamo normale una situazione che non lo è, i nostri vicini ci trattano da nemici e ci siamo adattati. La guerra ha reso tutti malati, in Medio Oriente, noi compresi».