1 Febbraio 2025

Stati Uniti: piovono aerei

Nuovi particolari sull'incidente areo di Washington DC. E un jet si schianta sulle case di un quartiere di Philadelphia...
Stati Uniti: piovono aerei
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Un errata corrige rispetto alla nota di ieri, che da un lato corregge una informazione che avevamo dato e, allo stesso tempo, incrementa le domande sull’incidente aereo avvenuto presso il Ronald Reagan airport di Washington DC.

Dopo giorni dall’incidente, infatti, emerge un particolare nuovo, cioè che la Torre di controllo aveva avvertito l’elicottero militare due minuti prima dell’impatto, ricevendo una risposta.

L’allarme è stato ribadito dodici secondi prima dell’impatto, ricevendo un’analoga risposta (in precedenza avevamo segnalato come un’anomalia la mancanza di una risposta da parte dell’elicottero, che non era stata ancora rivelata nonostante la rilevanza del dato).

In risposta ad entrambe le avvertenze della Torre di controllo, dall’elicottero è arrivata la rassicurazione che avrebbero proceduto in modalità “visual separation”, cioè che il Black Hawk avrebbe volato a vista mantenendo la distanza di sicurezza dall’aereo civile in arrivo, una procedura standard che richiede l’approvazione della torre di controllo che gestisce il traffico aereo, approvazione arrivata in entrambi i casi.

Secondo il Washington Post il pilota dell’elicottero potrebbe aver confuso l’avviso della Torre di controllo, reputando che si riferisse a un altro areo in arrivo sulla scia del primo, che volava 11 miglia dietro di esso, da cui l’errore di valutazione, dal momento che “poteva essere difficile distinguere il secondo aereo dal jet in arrivo da Wichita [quello colpito ndr], in particolare di notte”.

Ipotesi che però stride alquanto con le condizioni meteo: come si nota dai tanti video in circolazione, la notte era limpidissima e i jet avevano le luci di segnalazione accese.

Peraltro, secondo una ricostruzione del New York Post, l’elicottero volava 100 piedi (30 metri) più in alto di quanto consentito per i voli degli elicotteri in quell’area, il cui limite è stabilito in 200 piedi.

Tale quota anomala non è stata rilevata dalla Torre di controllo perché il Black Hawk non era dotato di un dispositivo atto a segnalare ai controllori di volo dell’aeroporto l’altitudine alla quale volava, ma solo la posizione.

A sua volta la Torre di controllo non ha modo di verificare a quale altitudine si trovino gli elicotteri in volo nella zona (informazione, questa del NYP, che prendiamo con le molle) se non tramite un controllo visivo che dovrebbe essere effettuato da alcuni addetti. Se vera la ricostruzione, dobbiamo concludere che tali addetti non si sono accorti dell’anomalia o non erano in servizio. Al di là del particolare, resta, appunto, l’anomala altitudine della rotta.

Intanto, si segnala un altro incidente aereo avvenuto ieri, stavolta a Philadelphia: un piccolo jet con sei persone a bordo, un Learjet 55, era appena partito dall’aeroporto Northeast Philadelphia diretto a Springfield, Missouri, quando è precipitato, investendo e dando alle fiamme diverse abitazioni site nei pressi dell’aeroporto.

A quanto si sa al momento in cui scriviamo, piloti e passeggeri del jet sarebbero deceduti, mentre diversi abitanti delle case travolte dall’aereo avrebbero riportato ferite o ustioni, un bilancio che potrebbe peggiorare. Giorni cupi per i cieli americani: piovono aerei (cenno, quest’ultimo, che riecheggia il titolo di una nota pregressa dedicata alla serie di incidenti aerei registrati ai primi dell’anno).

Altro video dell’incidente di Washington DC, cliccare qui.