Strategia della tensione in salsa ellenica
Tempo di lettura: 2 minutiAntonio Ferrari, sul Corriere della Sera del 3 novembre, riflette sull’omicidio di due militanti di Alba Dorata in Grecia, crimine che ha innalzato ancora di più la tensione nel Paese. E riporta le considerazioni del poeta e scrittore Vassilis Vassilikos il quale parla di strategia della tensione in salsa ellenica, messa a punto da servizi più o meno deviati. E invita a riflettere su alcuni dettagli chiave del crimine: «le modalità del doppio assassinio, compiuto da sperimentati professionisti; le armi, mai utilizzate dal terrorismo ellenico, tipo Zastava, nome di una nota e antica fabbrica serba; la spietata esecuzione, con una raffica a infierire su corpi ormai senza vita». Il duplice omicidio «potrebbe essere una risposta al blitz democratico del ministro dell’Interno Nicos Dendias, che con una discrezione straordinaria ha sferrato un attacco mirato e forte contro Alba Dorata, denunciandone i retroscena e le mire. Sotto inchiesta non è l’estremismo politico, ma le azioni di un’organizzazione criminale con rappresentanza parlamentare. Oltre agli arresti eccellenti, alcuni deputati del partito neonazista hanno perduto l’immunità».
Ad oggi Alba Dorata ha invitato i suoi a «non raccogliere le provocazioni», mentre tutte le forze politiche fanno quadrato attorno al governo che ha dichiarato la sua ferma volontà di consegnare gli autori del crimine alla giustizia. Ma la tragica situazione economica e le fortissime tensioni sociali giocano a favore delle menti raffinate che alimentano la strategia eversiva.
Titolo dell’articolo: Strategia della tensione in Grecia rinasce l’incubo degli anni Settanta.