Notes, 19 luglio 2013

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Ricorrenze. Settant’anni fa le bombe dilaniavano la basilica e il quartiere di San Lorenzo. Una ricorrenza tragica, ma insieme commovente, a ripensare a quel Papa solo in mezzo alla folla dei sopravvissuti, stretta a lui a cercare conforto e preghiera. Che il video postato nella rubrica Di Versi descrive in maniera così delicata e insieme appropriata.

Il 19 aprile 2012 moriva don Giacomo Tantardini, che della basilica di San Lorenzo fu a lungo ospite, dal momento che lì celebrava una messa vespertina che adunava gente e toccava cuori. Per la bellezza della celebrazione liturgica, così cara a don Giacomo; per le parole dell’omelia; per la partecipazione dei fedeli, ai quali il sacerdote ambrosiano aveva insegnato a confessarsi bene, a rimanere in silenzio durante la celebrazione, a partecipare ai canti liturgici che lui stesso suggeriva.

Storie diverse, accadute in quella basilica, dedicata al diacono san Lorenzo, che a Roma è venerato al pari degli apostoli Pietro e Paolo, come ripeteva spesso don Giacomo. E che è passato alla storia, anche laica, per quel gesto, così attuale con questo Papa, di indicare ai persecutori i poveri come tesoro della Chiesa.

Così è della grazia di Dio in questo mondo, che non si squaderna con geometrica sistematicità. Si palesa in momenti di storia, quasi a rincorrersi, quasi a porre nel mondo delle felici ricorrenze legate tra loro da fili segreti, che vibrano nascosta armonia.

Oggi, infine, è un anno di Piccole Note. Ringrazio quanti lo hanno seguito, quanti vi hanno collaborato, ma anzitutto ringrazio il Signore. Ché se ha portato conforto a qualcuno – come tante missive e confidenze ricevute testimoniano -, se ha portato conforto a me, è solo per Sua gentile concessione, come si scrive in ambito giornalistico quando si pubblicano scritti di altri.

Che la Sua infinita misericordia continui ad accompagnare i giorni e la vita. È l’augurio, la preghiera, che oggi mi sorge spontanea dal cuore. Per me, per chi mi ha aiutato, per i tanti insperati lettori di un sito nato, di fatto, per caso.

Basta il battesimo, come accenna l’articolo pubblicato oggi nella rubrica Letture, e la dolce misericordia del Signore a far felice una vita. Così da partecipare, noi poveri peccatori, della gioia che abita le ricorrenze che pone il Signore.