L'entusiasmo per lo Smart Working è già tramontato?

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Sul Corriere della Sera un articolo che sa di sconfitta per l’enfant prodige del lockdown, lo Smart Working. Insieme alla DAD (Didattica a distanza) il lavoro da casa sembrava la panacea a tutti mali e l’inizio di un nuovo mondo, più felice e più verde.

Ma da una delle più importanti banche del mondo, J.P. Morgan, arriva il “contrordine compagni”. “Dal primo luglio, a rotazione, tutti i dipendenti della banca di Wall Street dovranno tornare a lavorare in presenza. E’ il primo grande istituto di credito a segnalare che lo Smart Working non sarà il nuovo modo di lavorare o, almeno, non quello prevalente”

«Crediamo davvero che lavorare insieme e di persona sia importante per la nostra cultura, i nostri clienti, il nostro business e i nostri team» così il Ceo, Jamie Dimon in una comunicazione a tutto il personale.

Tradotto “lo Smart Working non funziona, per il business (che è l’unica cosa che interessa a una banca d’affari): è meglio lavorare dall’ufficio”.

Suona come una solenne bocciatura. Tutti i media del mondo hanno salutato, l’anno scorso, lo Smart Working come il miglior prodotto del COVID, senza tener presente che in breve aveva già dimostrato di essere foriero di gravi problemi sia nel versante del personale (ma questo, ovviamente, non interessa a nessuno), che su quello della produttività aziendale (e questo, altrettanto ovviamente, interessa molto di più).

Non ci resta che sperare che questa bocciatura divenga presto uno tsunami che, COVID permettendo, ponga la parola fine a un fenomeno che ha rinchiuso in casa milioni di lavoratori, togliendo loro una parte fondamentale delle proprie relazioni sociali (così la nuova modalità lavorativa che i media e tanto potere globale davano ormai come destino irreversibile).

Farsi quotidianamente la barba o truccarsi, rimettersi in giacca e cravatta o tacchi a spillo, bere un caffè al bar o alla macchinetta con i colleghi e magari discutere e arrabbiarsi per qualche problema di lavoro forse torneranno a essere parte della nostra quotidianità.