Caso Skripal: l'esercitazione britannica
Tempo di lettura: 3 minutiTorniamo sul caso Skripal per alcuni cenni. Il primo riguarda la geografia: Salisbury, dove sono stati avvelenati con del gas nervino l’ex spia russa Sergej e la figlia Julia, si trova a soli otto chilometri da Porton Down.
I misteri di Porton Down
Porton Down ospita due strutture vitali dell’apparato difensivo della Gran Bretagna: il Defence Science and Technology Laboratory (DSTL), centro per le ricerche tecnologiche al servizio della sicurezza, che su Wikipedia è definito “uno dei più segreti e controversi” del Regno Unito.
L’altro, a soli “6 chilometri a Nord Est di Salisbury“, è il Defense CBRN Center, specializzato nella guerra chimica, biologica, radiologica e nucleare.
Si tratta della “più antica installazione di ricerca sulla guerra chimica nel mondo”, annota il Guardian in un articolo del 2004, che definisce tale centro “uno dei più infami stabilimenti scientifici della Gran Bretagna”.
Si tratta dell’incipit di un’inchiesta giornalistica che rilancia l’oscuro segreto del sito, dove per anni il “gas nervino” è stato testato su “cavie umane”.
Il caso Skripal e l’esercitazione militare
Proprio nei giorni dell’avvelenamento degli Skripal, in Gran Bretagna si è tenuta l’esercitazione “Toxic Dagger, la più grande del suo genere nel Regno Unito”, mirata a contrastare attacchi chimici da gas nervino. Una notizia uscita sottotraccia nei giorni scorsi, ma sulla quale val la pena tornare.
Importanti i particolari dell’esercitazione, che non sono rivelati da un sito complottista, ma dal sito ufficiale della Royal Navy in un articolo datato 6 marzo 2018 (Skripal è stato avvelenato il 4 marzo).
Così la Royal Navy: “i Royal Marines hanno indossato maschere antigas per tre settimane per testare le capacità di combattimento della Gran Bretagna in caso di un attacco chimico – o, peggio – nucleare”.
“Le truppe del 40° Commando”, prosegue la nota, hanno operato in collaborazione con i “principali esperti del paese in materia di guerra chimica, biologica, radiologica e nucleare per verificare se potessero far fronte allo scenario peggiore”. Coinvolti, ovviamente, sia la DSTL che il CBRN.
“Il climax”, si legge ancora nella nota, “è un’esercitazione su vasta scala che coinvolge scienziati governativi e del settore e oltre 300 militari”, tra RAF e Royal Marine: “il trattamento delle vittime è stato una parte fondamentale dell’esercitazione di Salisbury Plain“.
In un articolo del Dailymail si legge un altro dettaglio: “L’esercitazione a Salisbury Plain è culminata in un attacco dei berretti verdi su un deposito simulato per il sarin – il presunto agente nervino forse usato dalle forze siriane all’inizio di questo mese”.
Skripal e la figlia sono stati avvelenati con gas nervino a Salisbury.
L’agente nervino russo (?)
Coincidenze a parte, si può rilevare che neanche il più scalcagnato servizio segreto del mondo avrebbe mai progettato di compiere un omicidio con un agente chimico nervino proprio nei giorni in cui le persone più competenti in materia e le più sofisticate tecnologie del settore erano allertate e operative.
E proprio nella zona della Gran Bretagna interessata alla più grande esercitazione contro quel particolare tipo di attacco…
Concludiamo con quanto scrive il sito israeliano Debkafile, che spiega perché Israele non ha partecipato alla crociata anti-russa conseguente al caso Skripal.
Secondo Debka il governo israeliano ha chiesto ai suoi servizi segreti, più che informati, se risultasse loro un coinvolgimento di Mosca.
Questa la risposta: sebbene il novichok (il gas nervino usato contro gli Skripal) “fosse originariamente prodotto nella Russia sovietica, oggi almeno 20 governi stanno fabbricando e accumulando tale agente chimico” (sul gas novichok leggi anche Piccolenote).
Ps. Interpellato sul caso Skripal, Gary Aitkenhead, direttore del Defense CBRN Center, che ha condotto le indagini per conto del governo britannico, ha affermato di aver accertato la natura dell’agente chimico, ma di non sapere nulla della sua provenienza. Vedi la Stampa, articolo dal titolo: Regno Unito, caso Skripal: nessuna prova che l’agente nervino provenga dalla Russia.
Nella foto: l’esercitazione dei Royal Marines a Salisbury.